Dalla costa fin nell’interno, la Toscana conserva le tracce delle popolazioni che nei secoli si sono avvicendate in queste terre, fin dalla preistoria. La zona della Maremma abbonda di aree archeologiche immerse nella natura e conservate in ottime condizioni, mete ideali per un archeotrekking lungo sentieri carichi di storie da raccontare. Alcuni di questi siti sono davvero imperdibili.
Poco distante da Castiglione della Pescaia, Vetulonia conserva la memoria dello scomparso lago Prile; per molto tempo i resti del suo abitato andarono persi, e la città venne considerata alla stregua di una leggenda. Oggi, però, Vetulonia è tornata alla luce, e con lei la necropoli etrusca, sito archeologico di grande valore, raggiungibile a piedi dal borgo e godibile con un bel trekking tra i sentieri e la natura.
Vitozza, conosciuta come la “città perduta” o “la città di pietra”, è un luogo misterioso fatto di grotte e antichissime abitazioni tutte da esplorare, inghiottito dalla natura del Parco archeologico Città del Tufo: si tratta di un’area dall’enorme fascino, che caratterizza tutta la zona e protegge Vitozza da qualunque alterazione. Qui regnano sovrani solo il verde della macchia e le sfumature della pietra tufacea.
Passeggiando nell’area archeologica di Roselle si possono incontrare testimonianze di tutte le epoche storiche, passando tra resti preistorici e insediamenti etruschi, fino ai tempi dei romani e ai secoli medievali. Dell’impero romano, però, sono le tracce più importanti, tra cui spicca per importanza il più antico stabilimento termale della Maremma.
L’antica Città di Cosa, dal nome curioso e immersa in un bellissimo uliveto, è un insediamento abbracciato ad una piccola altura, da esplorare battendo i sentieri di trekking che, snodandosi lungo il fianco della collina, conducono fino alla sommità: qui, un panorama straordinario permette alla vista di spaziare tra i resti di pietra e la campagna toscana, fino a scorgere la striscia blu del mare che bagna il Golfo della Feniglia.
Infine, ma non ultimo per importanza, il Parco regionale della Maremma custodisce le rovine di un’antica abbazia, i cui ruderi emergono imponenti tra la folta vegetazione; si tratta di San Rabano, una meta imperdibile per gli amanti delle escursioni in bilico tra storia e natura, pronti ad esplorare tutti i sentieri e gli itinerari di un’area colma di bellezza.