Cala Violina, Cala Martina, Cala Civette, la costa maremmana è un susseguirsi di insenature bagnate da un mare cristallino e immerse nella natura più sorprendente, tutte da scoprire a piedi.
Maremma è natura selvaggia, è sapori genuini, è storia, archeologia e borghi dall’indiscutibile fascino. Non è forse la prima cosa che viene in mente pensando alla Maremma, ma è anche mare, un mare limpido che bagna la costa ritmata da falesie che si incuneano nelle acque e insenature che cingono spiagge dalla sabbia dorata. Un ambiente naturale prezioso che regala i più bei panorami costieri, tanto da essere tutelato della Riserva Naturale delle Bandite di Scarlino.
Oltre a una natura prospera che accoglie molte specie animali e una rigogliosa macchia mediterranea, custodisce anche tre delle cale considerate tra le più belle di Toscana: Cala Violina, Cala Martina e Cala Civette. Anzi, Cala Violina è considerata proprio la più bella del territorio toscano.
Tutte situate a pochissima distanza da Punta Ala, si possono scoprire queste perle inaspettate grazie alla sentieristica della riserva, che permette sia passeggiate brevi quanto piacevoli, sia vere e proprie escursioni per godersi in lungo e largo questo meraviglioso tratto di costa.
Sabbia bianca e finissima, mare blu e verde della vegetazione alle spalle, se Cala Violina ha la nomea di essere la spiaggia più bella della Toscana, un motivo c’è. Il nome della caletta deriva dai “suoni” emessi dalla sabbia quando viene calpestata; percettibili in assenza di rumori di rilievo e lasciandosi trasportare dall’atmosfera, si possono udire note che sembrano provenire dalle corde di un violino. Si può raggiungere questo piccolo paradiso con un percorso a piedi di circa 2 chilometri all’interno della vegetazione, lasciando l’auto al parcheggio di Pian d’Alma.
Poco oltre Punta Martina che chiude a nord la splendida Cala Violina, si trova un’altra insenatura dall’indubbia bellezza, Cala Martina. La sabbia viene sostituita da ciottoli levigati, il mare è sempre lo stesso, cristallino. L’invito a immergervisi è di quelli a cui non si riesce a dire di no. Nel 1849 è stata teatro di un aneddoto storico; Giuseppe Garibaldi, per scappare dalle guardie pontificie, riuscì da questa cala a prendere il largo grazie a un peschereccio e a dirigersi verso Porto Venere. L’evento è ricordato da un monumento posto sopra la caletta. Per raggiungere Cala Martina, una volta giunti all’intersecazione per Cala Violina, si prende a destra e si prosegue per circa un altro chilometro e mezzo, per poi scendere per un brevissimo sentiero che si distacca da quello principale.
La meno nota fra le calette menzionate ma non per questo meno bella. Dal verde della vegetazione, compare Cala Civette con la sua spiaggia dorata, un po’ più scura e tendente al marrone rispetto alla sorella adiacente e più famosa Cala Violina, e un’atmosfera ancor più selvaggia, dato anche che è meno frequentata, soprattutto in alta stagione, rispetto alle altre due cale. Sul promontorio che la chiude a sud si trova l’omonima Torre Civette, eretta in epoca medievale per sorvegliare la costa per volere dello Stato di Piombino. Una volta terminato il percorso che conduce a Cala Violina, si procede a sinistra e si prende il sentiero per poco meno di un altro chilometro.