Alla scoperta degli uliveti e dei loro frutti, per gustare una Toscana inedita nel periodo dell’olio novo.
Terra di prodotti d’eccellenza e di colture straordinarie, a settembre la Toscana dona i suoi frutti più gustosi, offrendo in anteprima i colori e i profumi delle uve mature in attesa della vendemmia e degli ulivi carichi di frutti: le olive della Maremma, pronte per la spremitura di ottobre, sono diventate una specialità toscana da cui si ricava un olio di alta qualità.
In questa zona la terra è stata da sempre destinata agli uliveti, con le coltivazioni degli etruschi prima e dei romani poi, che utilizzavano l’olio prodotto non a scopo alimentare, ma principalmente come combustibile per torce e lampade.
Notoriamente longevi, ancora oggi sopravvivono nelle campagne maremmane alberi millenari, come l’Olivo della Strega, a Magliano in Toscana , datato intorno all’anno 1000 a.C. il cui nome racconta storie di magia, misteriosi sabba e strane creature.
L’eterogenea morfologia del territorio maremmano offre al palato attento numerose sfumature di sapori: in tutto il territorio, dalle pendici del Monte Amiata fino alle località costiere, si possono ammirare affascinanti distese di ulivi che ad ottobre si popolano di rastrelli e teli per la raccolta.
Le degustazioni di olio novo svelano i sapori eleganti dell’extravergine collinare o quelli decisi, pieni del carattere della montagna; lungo la costa invece, nei dintorni di Capalbio, la rurale villa romana Settefinestre testimonia ancora l’antica attività di un vecchio frantoio, ed è la meta ideale per concludere una bella passeggiata a tema olio, da cui poi partire all’avventura verso l’antica città di Cosa o il colorato Giardino dei Tarocchi.