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    Quattro siti minerari per conoscere una Maremma Toscana insolita

    by Punta Ala

    Alla scoperta dei quattro siti minerari più belli della Maremma tra aree protette, terreni fumanti e miniere visitabili.

    Rinomata per le spiagge, le dolci colline coltivate a vigneti e la rigogliosa macchia mediterranea, la Toscana racchiude anche luoghi di grande valore minerario, legati alle attività dell’uomo o a particolari caratteristiche del suolo. La scoperta della Maremma non può allora prescindere dal visitare le gallerie dei minatori e i parchi archeominerari, luoghi che raccontano un territorio inedito e che testimoniano l’attività estrattiva da sempre portata avanti in queste zone.

    Il Parco delle Biancane delimita un’area caratterizzata da pozze di acqua bollente e soffioni boraciferi che creano un’atmosfera unica e misteriosa; ci si muove su un terreno fumante che cambia repentinamente colore man mano che ci si sposta e si risale l’altura: passa dal rosso intenso al giallo ocra fino ad un bianco brillante. Una volta arrivati in cima, il vapore sulfureo dei soffioni cede il posto ad un ampio panorama che spazia sulla vegetazione circostante e raggiunge la coste di Piombino e Punta Ala.

    Se però passeggiare in superficie non sembra sufficiente, il Parco Archeominerario di San Silvestro è una tappa da non farsi sfuggire. Si tratta di un’area naturale protetta al cui interno si possono visitare la miniera e le sue gallerie, in un suggestivo percorso che scendendo nelle viscere della terra racconta di ere geologiche e testimonia quella che era la vita dei minatori che lavoravano proprio al suo interno.

    Più spostata nell’entroterra maremmano si trova anche la miniera di Gavorrano, visitabile con un percorso a piedi; nelle gallerie si procede con una guida e si scende, in maniera letterale e metaforica, nell’esistenza che conducevano i minatori. Le loro attività e le condizioni in cui queste si svolgevano sono infatti ricreate lungo tutto il tragitto, che termina uscendo presso la cava, anch’essa visitabile.

    Della lavorazione dei metalli, infine, il museo MAGMA di Follonica mette in mostra il lato più artistico e suggestivo. Si tratta del Museo delle Arti in Ghisa della Maremma, ospitato all’interno di un ex forno dedicato alla lavorazione siderurgica che ha fatto la fortuna della zona; qui viene raccontata non solo l’attività e la lavorazione del metallo, ma soprattutto la creatività dell’uomo attraverso un itinerario multimediale, immersivo e tecnologico in grado di coinvolgere gli adulti così come i bambini.

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