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    Riconoscere le essenze e colori di Maremma: la macchia mediterranea

    by Punta Ala

    La Maremma è terra genuina e natura selvaggia dall’entroterra fino alla costa, ed è proprio sulla costa dove la vegetazione sprigiona i suoi colori e profumi più intensi. Ecco le principali piante della macchia mediterranea.

    Chi giunge al cospetto della costa maremmana si ritrova in un vero spettacolo della natura: falesie a picco sul mare si alternano a spiagge dorate, il blu delle acque si lascia spesso lambire dal verde sorprendente della macchia mediterranea, vera protagonista del paesaggio.

    Uno scenario selvaggio che stimola la voglia di immergervisi, nel suo mare, nella sua natura, scoprendo angoli di singolare bellezza e cogliere i dettagli che rendono questi paesaggi dei panorami unici. Panorami costieri tinteggiati di verde e rosa, bianco, giallo nel periodo primaverile; proprio in primavera si assiste a un’esplosione di colori e profumi della macchia mediterranea, l’ecosistema principale che popola questo lembo di costa.

    Si tratta prevalentemente di arbusti ma anche di piante a portamento arboreo, come la sughera e il leccio che spesso forma boschi ad alto fusto e che dà la principale impronta verdeggiante al paesaggio. Le essenze mediterranee rappresentano un gruppo di piante altamente resistenti alla siccità e salinità dell’ambiente, dal piacevole impatto visivo con le sue fioriture colorate e talvolta piacevole anche il loro sapore, essendo utilizzate anche in cucina per la preparazione dei cibi. Ecco le principali specie che popolano la zona costiera.

    Leccio

    E’ una quercia sempreverde, dall’accrescimento lento ma molto longeva, può vivere per centinaia d’anni. Il fusto può oltrepassare i 20 metri d’altezza e vegeta dalla costa fino a quote collinari formando anche boschi puri, che ospitano molte specie animali e regalano zone ombrate importanti soprattutto nell’arida zona costiera. I suoi frutti, le ghiande, oltre a esser stati utilizzati largamente per alimentare i maiali, sono particolarmente dolci rispetto alle ghiande delle altre querce; per questo motivo sono state impiegate nella cucina tradizionale contadina, per ricavarne una farina adatta per fare dolci e pane. 


    Sughera

    E’ la famosa quercia del sughero, anch’essa come il leccio è un albero sempreverde. A differenza della lecceta, forma boschi più diradati che permettono anche alle altre specie vegetali di crescere. La decorticazione, cioè l’asportazione del sughero dal tronco, si pratica circa ogni dieci anni, per non gravare troppo sulla pianta, dato che lo strato di sughero serve come maschera protettiva dalla salinità

    Lentisco

    E’ un arbusto di medie dimensioni piuttosto diffuso nella macchia, molto adattabile al terreno sul quale opera un’azione miglioratrice. Il suo legno veniva utilizzato per produrre carbone o per lavori al tornio, mentre i suoi frutti, delle piccole drupe prima rosse e poi nere, vennero utilizzati dagli abitanti dell’isola del Giglio per esempio, per produrre olio.

    Ginepro

    Il ginepro comune ha una vasta diffusione, va dal livello del mare fino a raggiungere quote montane in particolari condizioni climatiche e di suolo, ma rappresenta una delle essenze mediterranee. Ha l’aspetto di un cespuglio con foglie aghiformi e pungenti; le sue bacche, nerastre una volta giunte a maturazione, vengono impiegate in cucina per aromatizzare i cibi o per la produzione di gin, per le proprietà balsamiche vengono utilizzate anche in campo erboristico.

    Cisto

    Esistono molte specie diverse di cisto, ma le principali sono tre: il cisto comune, il cisto femmina e il cisto marino. In tutte le sue varietà, il cisto si apprezza per le sue fioriture e macchie di colore. E’ un cespuglio che può arrivare al metro di altezza, nel cisto comune le fioriture sono di un color fucsia intenso, nel cisto femmina i fiori sono bianchi e la foglia è simile a quello del cisto comune, a loro volta somigliante alla foglia della salvia sebbene di dimensioni più piccole, nel cisto marino i fiori sono bianchi come nel cisto femmina ma un po’ più piccoli di dimensioni e la foglia ha una forma lanceolata. 

    Elicriso

    Se nell’aria si sente odore di liquirizia, è quasi sicuro che nei pressi ci siano piccoli cespugli di elicriso. E’ una pianta erbacea che arriva a circa 40 centimetri di altezza e dal colore grigiastro, è ricoperta da una peluria che emana il caratteristico odore e i suoi piccoli fiori sono gialli. Per le sue preziose qualità antistaminiche e antinfiammatorie è molto impiegato in erboristeria e una volta essiccate le sue foglie, viene utilizzato per aromatizzare risotti, insalate, carne, pesce e verdure.

    Dove ammirare la macchia mediterranea e splendidi paesaggi naturali:

    • Parco Regionale della Maremma
    • Buca delle Fate
    • Bandite di Scarlino e Cala Violina
    • Arcipelago Toscano

     

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