Leopoldo II viene considerato un “illuminato” . L’opera di bonifica iniziata era volta a modernizzare il Granducato di Toscana, contrastare il problema delle paludi maremmane, combattere il latifondo e i diritti feudali, introducendo nuove colture.
La bonifica veniva realizzata con la costruzione di canali per deviare i fiumi, e tramite “colmatura”, ossia con il riempimento e rialzamento del terreno acquitrinoso, attraverso la sedimentazione delle torbe di un vicino fiume convogliate nei bacini di colmata da appositi canali diversivi.
Questa sua grande opera proseguì per molti anni, ma si deve notare che la bonifica integrale del territorio maremmano si avrà solo dopo la prima guerra mondiale.
Ma arriviamo ai primi anni del 1900, e in particolare negli anni 30’. Qui entra in scena Italo Balbo, e Punta Troia riscopre il suo splendore.