Castello di Montemassi
MARCO VIANI | OCTOBER 6, 2020 | MAGAZINE
Il castello di Montemassi si trova nel comune di Roccastrada in provincia di Grosseto.
In un affresco di Simone Martini esposto nel Palazzo Pubblico di Siena è rappresentato questo monumento e lo ha reso celebre. Si tratta di una fortificazione militare posta su una collina a 280 m. di altitudine che presenta anche dei resti abitativi.
Il suo aspetto è molto suggestivo e ricorda gli scenari del Signore degli Anelli, il celebre racconto di Tolkien.
Si tratta di ruderi ma si possono riconoscere i tratti gotici delle sue costruzioni: un palazzo, una torre poligonale e una torre quadrangolare.
La sua particolare conformazione testimonia la presenza di un castello e la larghezza delle sue finestre denota una costruzione non solo militare.
Probabilmente vi si svolgeva una certa vita di corte, anche se non è facile definire, tra i vari passaggi di proprietà, in quale periodo sono state eseguite le opere civili e quelle militari.
La storia travagliata di questo luogo segue le vicende storiche della zona. Intorno all’anno Mille era proprietà della potente famiglia degli Aldobrandeschi, ma nel 1260 venne quasi completamente distrutta da un assedio.
Nel 1306 il castello fu sottomesso ai conti Pannocchieschi prima e ai Verdelli successivamente, proprietari di molti dei territori della zona.
Vari tentativi di ribellione a Siena trasformarono il castello in teatro di battaglie, sempre sedate nel sangue.
Non è difficile immaginare come, durante il medioevo e il Rinascimento, questa roccaforte fosse la roccaforte di una orgogliosa indipendenza da Siena, la potenza preminente della zona.
Così dal 1400 fu deciso di smantellare la rocca per evitare che si diffondessero altre spinte sediziose e da allora i vari passaggi di proprietà riguardarono solo il feudo e i terreni.
Nella storia recente il Comune ha acquistato la proprietà e sono state apportate migliorie per garantire la sicurezza degli accessi a quello che resta del castello.
Così tutto il borgo di Montemassi, situato ai piedi del castello, ha acquisto un fascino particolare. Il paese ha mantenuto l’aspetto di un borgo “a pigna” ed è ancora possibile riconoscere la porta che collegava il paese al castello.