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    Riserva naturale
    della Daccia Botrona

    La Riserva Naturale Protetta di Diaccia Botrona ospita il maggior numero di uccelli acquatici svernanti, inoltre ha popolamenti floristici caratteristici con numerose specie igrofile rare.
    riserva naturale della daccia botrona
    MARCO VIANI | OCTOBER 6, 2020 | MAGAZINE

    Diaccia Botrona è una riserva naturale protetta costituita da un ambiente paludoso, posto nella pianura tra Grosseto e Castiglione della Pescaia.

    È una zona una volta coperta dal lago Prile o Preaglo, oggi prosciugato dalle opere di bonifica fatte per combattere la malaria.
    Dalle convenzioni internazionali è stata costituita zona umida di alto valore per la conservazione di specie vegetali. La zona è anche stata riconosciuta “a grandissima importanza per la sosta, lo svernamento e la nidificazione dell’avifauna acquatica” di diverse specie.

    Diaccia Botrona ospita il maggior numero di uccelli acquatici svernanti, inoltre ha popolamenti floristici caratteristici con numerose specie igrofile rare.
    La conservazione di queste aree protette assume sempre più maggiore importanza a causa dei cambiamenti che si verificano progressivamente per diverse cause.

    Per esempio il cambiamento della salinità dell’acqua ha causato la riduzione della presenza di alcune specie e l’incremento di altre. Oppure lo scarico delle acque reflue che influiscono sull’equilibrio della zona umida.

    Le zone umide irraggiungibili da predatori terrestri diminuiscono e allo stesso tempo aumenta la presenza di specie alloctone invasive.
    La zone è molto vicina ad aree di interesse turistico estivo e questo provoca disturbo a alla protezione dell’area.

    Comunque, tra le varie attività della riserva naturale, si cerca di mantenere l’ambiente preesistente di palude di acqua dolce con canneto.
    Si cerca di mantenere la possibilità di nidificazione delle specie presenti nell’area e di conservare la pineta a tutela delle specie minacciate.

    Tutte queste attività fanno di Diaccia Botrona un grande laboratorio di conservazione naturale prezioso per tutta la Regione.

    Soprattutto la presenza dell’uomo e delle sue attività sono oggetto di ricerca per trovare il modo di far convivere in armonia la natura e la presenza umana.
    Anche l’attività turistica che porta ricchezza e lavoro in quest’area, non è incompatibile con la conservazione dell’ambiente. Sarebbe una sconfitta per tutti rovinare e distruggere l’armonia naturale per sviluppare un turismo che dovrebbe essere beneficiario di questa.

    La contraddizione è evidente e bisogna fare in modo che l’uomo mantenga alta l’attenzione verso la conservazione della natura e della sua bellezza.

     Se la maremma diventasse un luogo inquinato e spopolato dalle sue specie animali e vegetali, che senso avrebbe andarci in vacanza?

    Riserva Naturale della Diaccia Botrona
     
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