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    Spiaggia della Feniglia

    La spiaggia della Feniglia rappresenta bene la bellezza selvaggia di una zona che, pur ad alta intensità turistica, ha saputo conservare il suo aspetto naturale sia del mare trasparente che della terraferma.
    bungalow puntaala
    MARCO VIANI | OCTOBER 6, 2020 | MAGAZINE

    La spiaggia della Feniglia si trova ad un paio di chilometri prima di Porto Ercole.

    È chiamata così la Riserva Naturale Duna Feniglia, una duna di sabbia di circa 7 chilometri che separa il mare dalla laguna di Orbetello.
    È una zona dalla bellezza natura unica, e si può visitare a piedi o in bicicletta grazie ai sentieri molto ben organizzati e segnalati.

    La riserva è immersa nell’ombra della pineta e della macchia mediterranea, quindi si può percorrere anche nelle calde giornate estive. Oltretutto si possono trovare spesso dei sentieri che portano direttamente alla spiaggia per un bagno rinfrescante.

    La parte rivolta sulla laguna è l’ambiente ideale per l’osservazione degli uccelli. È attrezzata con capanni per nascondersi e scattare fotografie.
    A Feniglia la vegetazione è molto ricca: pini marittimi, pini domestici, sughere, lecci, gigli marini, ginepri ed arbusti della macchia mediterranea. Non è raro inoltre incontrare daini, cinghiali, volpi, tassi, donnole ed altri roditori.

    La striscia di sabbia che collega l’Argentario alla terraferma è chiamata anche il Tombolo.
    Naturalmente l’aspetto più interessante è quello naturalistico. Questa zona molto selvaggia conserva un fascino che è difficile trovare sulle coste italiane.
    Ma per chi desidera anche la comodità dello stabilimento balneare, anche qui è possibile trovarne.

    Cambia la proporzione tra le due visioni del mare. A Feniglia quella naturale ha decisamente il sopravvento. Ma non è difficile trovare sdraio ed ombrelloni.
    Non solo la natura ha reso celebre Feniglia.

    Qui trovò la morte Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio.
    Si narra che il celebre pittore fu trovato moribondo su questa spiaggia, per poi morire subito dopo nell’ospedale di Porto Ercole.

    Si trovava qui, proveniente da Napoli, per sfuggire ai problemi con la legge. Ma le febbri malariche che infestavano la zona lo fecero ammalare mortalmente.

     La spiaggia della Feniglia rappresenta bene la bellezza selvaggia di una zona che, pur ad alta intensità turistica, ha saputo conservare il suo aspetto naturale sia del mare trasparente che della terraferma.

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